Superbonus 110%: proroga fino al 2023?

Il Superbonus 110% è molto ambìto dai contribuenti, che vedono reale la possibilità di rendere la propria abitazione performante a zero costi, per interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.

Schede relative al Recovery Plan

Entro il 30 aprile 2021, il Governo dovrà redigere la versione definitiva del Recovery Plan da trasmettere all’Unione Europea. Al momento è tutt’altro che una certezza (ad anticiparlo è stato il Sole 24 Ore) ma le ipotesi che ci possano essere una proroga al 2023 del superbonus 110% e il bonus ristrutturazioni con aliquota unica al 75%, sono concrete.
Le novità sono contenute nelle schede relative al Recovery Plan che il Governo ha fatto avere alle commissioni parlamentari per l’esame di rito.

Le principali proposte

Nelle relazioni si leggono le seguenti indicazioni:

  • estensione del superbonus 110% all’intero anno 2023;
  • estensione della platea dei beneficiari del superbonus 110% anche a soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni, privilegiando il settore alberghiero e le PMI tra i comparti in difficoltà;
  • razionalizzare tutti gli altri bonus esistenti per le ristrutturazioni e per l’efficientamento energetico degli edifici sotto un’unica aliquota al 75%, modificando l’articolo 16-bis del TUIR.

In teoria, l’agevolazione per ottenere una detrazione del 110% sui lavori di efficientamento energetico degli edifici arriva fino al 30 giugno 2022. Tuttavia, se entro quella data lo stato di avanzamento dei lavori sarà arrivato almeno al 60% del totale, si può beneficiare del superbonus per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023.

Le altre misure

Nelle schede inviate alle commissioni c’è il piano delle infrastrutture da 32 miliardi per la mobilità sostenibile, dove spiccano gli investimenti nell’Alta velocità al Sud, Napoli-Bari, Palermo-Catania e Salerno-Reggio Calabria, e al Nord, tra Brescia e Vicenza.

Nello specifico, le linee guida del Governo si pongono come obiettivo il raggiungimento delle seguenti finalità:

  • la digitalizzazione del Paese con la banda ultralarga sia nella Pubblica amministrazione sia nelle imprese;
  • il Fondo per l’economia circolare e la transizione ecologica;
  • il piano per il recupero delle competenze perse nelle scuole nelle aree svantaggiate,
  • gli investimenti sulle politiche attive del lavoro
  • il rinnovamento del Sistema sanitario nazionale che punterà, tra le altre cose, sullo sviluppo dell’assistenza di prossimità e della telemedicina.